Le Note Della Memoria, In Jazz

Le Note Della Memoria, In Jazz

Il concerto vedrà il contributo di brani riscritti e arrangiati in jazz dai Maestri del Brass, Vito Giordano, Domenico Riina e Ninni Pedone e che saranno interpretati dai solisti dell’Orchestra Jazz Siciliana che saliranno sullo storico palco del Real Teatro Santa Cecilia che, per l’eccezionale evento riaprirà, se pur limitatamente ai musicisti le sue storiche porte. Il programma prevede diversi brani tra cui l’esecuzione di “Qui in questa terra” con gli arrangiamenti del Maestro Antonino Pedone. La Canzone è stata scritta dalle donne ebree italiane detenute nel campo di Auschwitz nel blocco femminile di Birkenau. Si conoscono due versioni, una di queste è tramandata dalla cantante livornese Frida Misul. Le parole furono adattate ad una melodia già esistente composta da Cohen (1888), una melodia così amata che poi diventerà  60 anni dopo l’inno ufficiale del nascente stato d’Israele. Alla fine del canto c’è una supplica a Dio in cui si chiede di poter tornare tutti insieme il giorno del Yom Kippur (ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’Espiazione). In qualche modo fu profetica questa canzone, perché dei 1094 ebrei rastrellati dal ghetto romano il 16 ottobre 1943, solo 16 sopravvissero. Questi 16 riuscirono a tornare a Roma nel 1945 proprio il giorno del Yom Kippur e tra loro c’era anche l’unica donna superstite: Settimia Spizzichino, che conservava gelosamente dentro il proprio cuore quelle tanto amate e sofferte parole. L’organico per questa esecuzione è composto da Riccardo Randisi (piano), Giuseppe Costa (contrabbasso), Paolo Vicari (percussioni), Vito Giordano (Flicorno) e Carmen Avellone (Voce). Il programma continua con il branoIch wandre durch Theresienstadt” con gli arrangiamenti del Maestro Domenico Riina. La canzone è stata scritta da Ilse Weber, deportata a Theresienstadt e poi ad Auschwitz, dove fu uccisa nel 1944. Il marito Willy prima di essere trasferito seppellisce gli scritti, gli spartiti e le opere scritte dalla sua Ilse sotto terra vicino alla capanna degli attrezzi, sperando che dopo la guerra qualcuno li potrà ritrovare. Non s’immagina, in quel momento, che sarà lui stesso alla fine della guerra a tornare al campo e diseppellire le più di sessanta opere scritte dalla sua amata Ilse. Il brano verrà interpretato da Lucia Garsia con il testo in originale in lingua tedesca arrangiato per trio, con Riccardo Randisi al piano, Giuseppe Costa al contrabbasso, Giovanni Mattaliano al clarinetto. Componimento vocale, tipicamente tedesco, con testo strofico, nel quale tutte le strofe sono cantate sulla medesima melodia, vede fluire le linee melodiche del clarinetto in contrappunto al canto, creando un’interazione tra esse. Le armonie solo in alcuni casi sono state elaborate. Segue il brano strumentale Yiddishe Lieder con adattamento musicale per clarinetto piano e contrabasso dal Maestro Riina con l’organico Pietro Adragna, fisarmonica, Giuseppe Costa, contrabbasso, Giovanni Mattaliano, clarinetto. Altro intervento musicale riarrangiato dal Maestro Vito Giordano prevede due brevi frammenti musicali. Il primo Der Abendè una poesia in musica scritta da Selma Meerbaum Eisinger, una giovane poetessa deportata nel campo di lavoro tedesco di Michailowska, dove morì in breve tempo. In questa proposizione musicale l’arrangiamento prevede la sola presenza del piano e della voce al fine di lasciare integra la carica struggente del testo e lasciarne fluire la rarefatta bellezza melodica. Il brano sarà cantato da Carmen Avellone in lingua tedesca originale, accompagnato al piano da Riccardo Randisi. Il secondo frammento, Romanì dzili, è un canto di David Beigelman,violinista e compositore polacco tzigano deportato ad Auschwitz dove morì nel 1945. Il brano che è costruito su una ballata polacca, presenta una ripetitiva linea melodica allegra e speranzosa ma intrisa di malinconia. L’arrangiamento cerca di sottolinearne gli aspetti festosi e riflessivi nel contempo ed è elaborato nello stile del Dixieland di New Orleans per la formazione tipica dello stile: Tromba (V. Giordano), Clarinetto (Giovanni Mattaliano), Piano (Riccardo Randisi), Contrabbasso (Giuseppe Costa) e strumenti a percussione ( Paolo Vicari). Sarà letta la poesia di Primo Levi “Se questo è un Uomo” dalla giovane allieva della Scuola Popolare di Musica del Brass, Eleonora Pampilloniacon riflessioni sulla tematica del giornalista Gigi Razete.

“Note della Memoria in Jazz” Parole e musiche per La Giornata della Memoria

“Note della Memoria in Jazz” è un evento in streaming che la Fondazione the Brass Group dedica alla memoria ed alle vittime dell’Olocausto con parole e musica per la Giornata della Memoria. In particolare, il 27 gennaio, alle ore 21.00 sui canali social della Fondazione, si potranno ascoltare libere interpretazioni dei brani che alcuni musicisti, internati nei campi di sterminio nazisti, Auschwitz e Birkenau, composero prima di finire le loro tragiche vite nelle camere a gas. La musica è tutto ciò che restava ad alcuni musicisti prigionieri nei campi di concentramento, ed è spesso tutto ciò che ci rimane di loro. Sul palco del Real teatro Santa Cecilia verranno reinterpretate in chiave jazz alcune di queste musiche per ricordarci che l’arte sopravvive alla volontà di annientamento e che si può creare bellezza anche nella più disumana delle prigionie. Il concerto vedrà il contributo di brani riscritti e arrangiati in jazz dai Maestri del Brass, Vito Giordano, Domenico Riina e Ninni Pedone e che saranno interpretati dai solisti dell’Orchestra Jazz Siciliana che saliranno sullo storico palco del Real Teatro Santa Cecilia che, per l’eccezionale evento riaprirà, se pur limitatamente ai musicisti le sue storiche porte. Il programma prevede diversi brani tra cui l’esecuzione di “Qui in questa terra” con gli arrangiamenti del Maestro Antonino Pedone. La Canzone è stata scritta dalle donne ebree italiane detenute nel campo di Auschwitz nel blocco femminile di Birkenau. Si conoscono due versioni, una di queste è tramandata dalla cantante livornese Frida Misul. Le parole furono adattate ad una melodia già esistente composta da Cohen (1888), una melodia così amata che poi diventerà  60 anni dopo l’inno ufficiale del nascente stato d’Israele. Alla fine del canto c’è una supplica a Dio in cui si chiede di poter tornare tutti insieme il giorno del Yom Kippur (ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell’Espiazione). In qualche modo fu profetica questa canzone, perché dei 1094 ebrei rastrellati dal ghetto romano il 16 ottobre 1943, solo 16 sopravvissero. Questi 16 riuscirono a tornare a Roma nel 1945 proprio il giorno del Yom Kippur e tra loro c’era anche l’unica donna superstite: Settimia Spizzichino, che conservava gelosamente dentro il proprio cuore quelle tanto amate e sofferte parole. L’organico per questa esecuzione è composto da Riccardo Randisi (piano), Giuseppe Costa (contrabbasso), Paolo Vicari (percussioni), Vito Giordano (Flicorno) e Carmen Avellone (Voce). Il programma continua con il branoIch wandre durch Theresienstadt” con gli arrangiamenti del Maestro Domenico Riina. La canzone è stata scritta da Ilse Weber, deportata a Theresienstadt e poi ad Auschwitz, dove fu uccisa nel 1944. Il marito Willy prima di essere trasferito seppellisce gli scritti, gli spartiti e le opere scritte dalla sua Ilse sotto terra vicino alla capanna degli attrezzi, sperando che dopo la guerra qualcuno li potrà ritrovare. Non s’immagina, in quel momento, che sarà lui stesso alla fine della guerra a tornare al campo e diseppellire le più di sessanta opere scritte dalla sua amata Ilse. Il brano verrà interpretato da Lucia Garsia con il testo in originale in lingua tedesca arrangiato per trio, con Riccardo Randisi al piano, Giuseppe Costa al contrabbasso, Giovanni Mattaliano al clarinetto. Componimento vocale, tipicamente tedesco, con testo strofico, nel quale tutte le strofe sono cantate sulla medesima melodia, vede fluire le linee melodiche del clarinetto in contrappunto al canto, creando un’interazione tra esse. Le armonie solo in alcuni casi sono state elaborate. Segue il brano strumentale Yiddishe Lieder con adattamento musicale per clarinetto piano e contrabasso dal Maestro Riina con l’organico Pietro Adragna, fisarmonica, Giuseppe Costa, contrabbasso, Giovanni Mattaliano, clarinetto. Altro intervento musicale riarrangiato dal Maestro Vito Giordano prevede due brevi frammenti musicali. Il primo “ Der Abend” è una poesia in musica scritta da Selma Meerbaum Eisinger, una giovane poetessa deportata nel campo di lavoro tedesco di Michailowska, dove morì in breve tempo. In questa proposizione musicale l’arrangiamento prevede la sola presenza del piano e della voce al fine di lasciare integra la carica struggente del testo e lasciarne fluire la rarefatta bellezza melodica. Il brano sarà cantato da Carmen Avellone in lingua tedesca originale, accompagnato al piano da Riccardo Randisi. Il secondo frammento, Romanì dzili, è un canto di David Beigelman, violinista e compositore polacco tzigano deportato ad Auschwitz dove morì nel 1945. Il brano che è costruito su una ballata polacca, presenta una ripetitiva linea melodica allegra e speranzosa ma intrisa di malinconia. L’arrangiamento cerca di sottolinearne gli aspetti festosi e riflessivi nel contempo ed è elaborato nello stile del Dixieland di New Orleans per la formazione tipica dello stile: Tromba (V. Giordano), Clarinetto (Giovanni Mattaliano), Piano (Riccardo Randisi), Contrabbasso (Giuseppe Costa) e strumenti a percussione ( Paolo Vicari). 

Durante l’evento, sarà letta la poesia di Primo Levi “Se questo è un Uomo” dalla giovane allieva della Scuola Popolare di Musica del Brass, Eleonora Pampillonia con riflessioni sulla tematica del giornalista Gigi Razete. L’evento “ Note della Memoria in Jazz” sarà un momento in musica, un momento in ricordo … per non dimenticare. Ed il Brass non è nuovo a realizzare delle proprie produzione dedicate al sociale come la giornata di celebrazione dedicata alla memoria degli eroi uccisi per mano mafiosa come il Premio Mario Francese, così con il Premio dedicato a Don Pino Puglisi o il giorno della nascita del magistrato Paolo Borsellino in cui ogni hanno è stata organizzata una performance in sua memoria, ed ancora lo spettacolo Siamo a Mare che ricorda le tappe e le  vittime della mafia e degli immigrati morti in mare con la speranza di trovare un mondo migliore oltre i confini della propria terra. L’evento “Note della Memoria in Jazz” sarà in streaming sui canali social della Fondazione The Brass Group pagina facebook, Youtube, sito www.brassgroup.it. Infoline Fondazione The Brass Group: 091 778 2860 – 3312212796, info@thebrassgroup.it, www.brassgroup.it.  

L’Ufficio Stampa Fondazione The Brass Group Rosanna Minafò mob. 3484009298

Patti Austin e OJS, direzione Domenico Riina

Patti Austin e OJS
direzione Domenico Riina

Patti Austin, leggenda della storia del jazz, che è stata nuovamente ospite del Brass Group con il programma “For Ella”, dedicato a quel repertorio che la voce e lo stile della Fitzgerald hanno reso immortale e che comprende canzoni che sono autentiche pietre miliari della musica, fuori da ogni limite di tempo e di genere. Nell’occasione Austin è stata accompagnata dall’Orchestra Jazz Siciliana diretta da Domenico Riina, con ospite solista al pianoforte Olaf Polziehn.

Introduzione Gigi Razete
Intervista

Tom Gaebel E OJS, Direzione Domenico Riina

Tom Gaebel E OJS
direzione Domenico Riina

Era il 13 giugno 1987 quando organizzammo allo Stadio Comunale della Favorita il concerto di apertura della tournée italiana di Frank Sinistra che rimase nella memoria e nella storia della musica jazz.

30 anni dopo, il 10 aprile 2017, in esclusiva nazionale, un concerto dedicato alla più grande voce del XX secolo, interpretato da Tom Gaebel insieme all’ OJS diretta dal Maestro Domenico Riina.

Cantante e leader tedesco di una nota band che prende il suo stesso nome. Gaebel ha iniziato a studiare musica in tenera età, oltre ad essere figlio d’arte e suona diversi strumenti, tra cui batteria, violino, trombone e pianoforte. Il suo album solista di debutto, Introducing: Myself, è diventato un best seller. Nel 2006 ne è seguito un DVD dal titolo Live in Concert. Il suo secondo album, Good Life del 2007, contiene diversi brani originali. Don’t Wanna Dance ha permesso al giovane artista di ampliare il suo stile con brani pop. Mentre nel 2010, ha pubblicato due nuovi album, Music to Watch Girls, concentrandosi sullo stile delle ballate e Easy Christmas.

Presentazione
Saluti da Tom Gaebel

Giuseppe Milici, Lucia Garsia e OJS “Tribute to Bacharach” Direzione Domenico Riina

Giuseppe Milici, Lucia Garsia e OJS “Tribute to Bacharach”
direzione Domenico Riina

Un omaggio al grande artista statunitense con la voce di Lucia Garsia con l’armonica di Giuseppe Milici ed i suoni dell’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina.
Con questo concerto torna così a rinsaldarsi il filo che unisce il repertorio di Burt Bacharach, la voce di Lucia Garsia e le sonorità della OJS, un legame che si era già espresso nel 2012 al Teatro di Verdura, nel 2015 al Blue Brass dello Spasimo e la scorsa estate al Teatro Greco di Tindari.
Le canzoni di Bacharach, scandiscono il lato più raffinato, melodico ed emozionante del pop mondiale, sono cantate dagli artisti più straordinari, vengono continuamente trasformate in splendidi classici del jazz (i primi furono Stan Getz, Cal Tjader e Wes Montgomery) e ciascuna di esse ha un posto di riguardo nel ristretto Olimpo dei capolavori senza tempo: “Walk on by”, “Do you know the way to San Josè”, “The look of love”, “I say a little prayer”, “Close to you”, “A house is not a home”, “Waiting for Charlie (to come home)”, “Alfie”

Presentazione
Introduzione di Giuseppe Milici
Servizio Rai

Christmas Ladies

Christmas Ladies

Cinque grandi personaggi della musica declinata al femminile, ognuna con una sua personalità esecutiva ed interpretativa.
Hanno tinto di rosso il palco del Santa Cecilia, facendo sognare il pubblico presente grazie ad un racconto tutto musicale in chiave swing-natalizia, Lucy Garsia, Carmen Avellone Flora Faja, Anna Bonomolo e Alessandra Mirabella, Lucy Garsia e Carmen Avellone. Loro, le Ladies, cinque Donne, con una storia artistica lunga e densa di importanti esperienze in ambito jazz e soul, con qualche sconfinamento in ambiti country e pop.

Presentazione
Intervista Fabio Lannino
Intervista Vito Giordano
Servizio Repubblica
Servizio Rai
Suggerimenti discografici

Robertinho De Paula “Tribute to Irio”

Robertinho De Paula “Tribute to Irio”

Jazz e samba d’autore per un concerto dedicato ad Irio De Paula che inaugurò nel 1974 il Brass Group Jazz Club. La storica cantina di Via Duca della Verdura che sarebbe diventata sede del più antico jazz club italiano. In scena, “Tribute to Irio” con il figlio, Robertinho De Paula, degno erede del famoso artista. Che per l’occasione, ritornato a Palermo, ha ricordato a suon di jazz-samba, Irio De Paula. Il 22 febbraio del 1974 fu proprio Irio ad inaugurare la straordinaria e storica  cave di Palermo, in tutto e per tutto uguale ai club europei dove suonavano i rappresentanti più prestigiosi della musica jazz. Il concerto ha affascinato il pubblico tra bosse, samba, ballads, con sonorità striate dal più corposo e robusto jazz di tradizione afro-americana. Robertinho è stato accompagnato per l’occasione dalla cantante Ana Flora e da una ritmica di maestri della Scuola Popolare di Musica della Fondazione: Diego Spitaleri (piano), Fabio Lannino (contrabbasso), Fabrizio Giambanco (batteria) e completata da Vincenzo Favara (percussioni).

Introduzione di Robertinho de Paula
Presentazione
Suggerimenti discografici
Intervista Rai
Intervista Repubblica Tv

Christian Tumalan & OJS ” Nu Mambo” direzione Domenico Riina

Christian Tumalan & OJS ” Nu Mambo”
direzione Domenico Riina

Mr. Tumalan, a Palermo per la prima volta in Italia e in esclusiva europea, l’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina al Real Teatro Santa Cecilia per la stagione concertistica “Brass in Jazz”.

Christian Tumalan è stato nominato uno dei migliori tastieristi nel prestigioso 39mo Annual Jazz Station Awards / The Best Jazz of 2017 USA , vincitore del Grammy Award nel 2014 con la Pacific Mambo Orchestra.

Presentazione
Suggerimenti discografici

Bepi Garsia, Vito Giordano e OJS “Gershwin night” direzione Domenico Riina

Bepi Garsia, Vito Giordano e OJS “Gershwin night”
direzione Domenico Riina

“Gershwin Night”, interpretato da Bepi Garsia al piano e Vito Giordano alla tromba accompagnati dall’Orchestra Jazz Siciliana diretta dal Maestro Domenico Riina è un concerto che racchiude lo sviluppo della musica nordamericana dei primi decenni del Novecento

Un sound affasciante ed ipnotico allo stesso tempo ed, in buona parte, anche inedito. Il repertorio proposto dal Maestro Bepi Garsia, ha disegnato un emozionante percorso sonoro, toccando la celebre “Rapsodia in blu”, una delle esecuzioni più note dell’artista americano, che scrisse le sue canzoni nella ormai mitica Tin Pan Alley, la ventottesima strada dove nacquero tutte le folk song americane e dove lavoravano artisti del calibro di Irvin Mills, Jerome Kern e tanti altri. Accanto al Maestro Garsia, altra figura artistica di rilievo è rappresentata dal Maestro Vito Giordano, solista dell’Orchestra Jazz Siciliana alla tromba ed al flicorno, direttore anche della Scuola Popolare di Musica del Brass.

Presentazione
Suggerimenti discografici